Siamo certi che per poter fare un valido intervento sia necessario conoscere i motivi ed i meccanismi che hanno causato il problema che ci disturba. In questo articolo esamineremo alcune delle cause che stanno alla base della cellulite, almeno dal punto di vista della medicina naturale, ed alcune strategie e rimedi per eliminare questo inconveniente che, per molte donne, rappresenta una seria fonte di angustie e preoccupazioni.
Con la parola "cellulite", così come per tutte le parole che terminano in "ite", si dovrebbe indicare una infiammazione delle cellule. In realtà questo nome non è appropriato, non si tratta infatti di una infiammazione ma di un accumulo anomalo di sostanze (liquidi, scorie, grasso, ecc.), nei tessuti connettivi che stanno al di sotto dell'epidermide. Queste sostanze, generalmente disposte a zone, alterano la costituzione del derma sottocutaneo, creando un indurimento che si manifesta in superficie creando antiestetico problema.
Prima di porre la nostra attenzione sulle cause che producono la cellulite, è necessario esaminare brevemente la costituzione "idrica" del corpo umano. In un corpo adulto il 60% del peso corporeo è rappresentato da liquidi, questo significa che una persona di 6O Kg. contiene nel suo organismo ben 36 litri di liquidi di cui 24 sono all'interno delle cellule, circa 3 costituiscono il plasma sanguigno e la parte restante, circa 9 litri rappresentano il grande "mare" in cui le cellule possono vivere e moltiplicarsi.
Tra il sangue in circolazione e le cellule, che costituiscono i vari tessuti, vi è un continuo scambio di liquidi. Questo è infatti l'unico modo per dare il nutrimento alle cellule ed asportarne i prodotti di rifiuto accumulati dalla loro instancabile attività. Questi scambi avvengono continuamente e nell'arco delle 24 ore si può notare un movimento di circa 4000 litri, considerando i liquidi che vanno dal sangue verso le cellule e quelli che dalle cellule tornano al sangue. Questi scambi, però, servono soltanto per ciò che riguarda la vita delle cellule, il loro nutrimento e la rimozione delle sostanze di rifiuto prodotte dal loro metabolismo.
Le cellule morte o deteriorate, e tutte le sostanze estranee entrate nell'organismo a causa di ferite, incidenti, ecc., sono invece asportate dalla linfa, un liquido in lento movimento, che praticamente contatta tutte le cellule. Anche i microbi invasori ed il risultato della loro lotta con le difese organiche rappresentano delle sostanze che soltanto la linfa può estromettere dal nostro corpo.
Il materiale da eliminare viene raccolta dalla linfa che si muove lentamente verso l'alto; nel suo cammino attraversa le ghiandole linfatiche (linfonodi). che provvedono a tritare finemente tutte le impurità, alla fine del suo percorso si versa nel sangue il quale verrà poi depurato dalle reni. La linfa che si è immessa nel sangue viene a sua volta rimpiazzata dall'acqua che il sangue cede durante la sua circolazione.
Quando, per qualche motivo, l'equilibrio idrico dovesse alterarsi si può determinare un accumulo di liquidi, ovvero un rigonfiamento dei tessuti comunemente chiamato "edema". Il più comune, tra i possibili motivi, è rappresentato da un eccesso di "tossine", ovvero di prodotti di rifiuto accumulati nell'organismo.
Fortunatamente, se la situazione tossica dovesse migliorare, il liquido in eccesso sarebbe riassorbito ed il rigonfiamento cesserebbe di esistere. Nel caso, invece, che le tossine continuino ad aumentare, si avrà pure un corrispondente aumento dei liquidi trattenuti nei tessuti. In una simile situazione, altamente negativa, al problema dei liquidi in eccesso si viene ad aggiungere quello della carenza di ossigeno; problema dovuto al fatto che quello portato dal sangue avrà serie difficoltà a raggiungere le cellule. L'ambiente vitale del tessuto connettivo andrà perciò incontro ad una progressiva degenerazione con la comparsa di sostanze estranee che produrranno un ulteriore aggravio della situazione.
Le cellule, vivendo in un ambiente così alterato, si irritano e reagiscono come possono. Una loro reazione consiste nel proliferare ed ingrossarsi (fenomeno definito polimerizzazione) allo scopo di circondare ed isolare le sostanze che avvelenano il loro ambiente vitale. Se la situazione non migliora il processo non potrà arrestarsi, la struttura del tessuto connettivo sarà sempre più degenerata, scomparirà la sana apparenza della pelle normale e comparirà quell'antiestetico fenomeno chiamato cellulite.
Appare chiaro che la cellulite trova nell'intossicazione organica il suo motivo di esistere e soltanto la purificazione del corpo la potrà arrestare definitivamente. Una volta arrestata sarà molto più facile curarla, a questo proposito si può ricorrere a trattamenti meccanici (massaggi, pressoterapia, ionoforesi, ecc.) coadiuvati da valide pomate generalmente a base di olii essenziali.
Gli olii essenziali, detti anche essenze aromatiche, sono dei prodotti naturali derivati dal mondo vegetale; in combinazione con altre sostanze sono in grado di penetrare nei tessuti e di agevolarne il processi di ammorbidimento facendo in modo che le sostanze imprigionate si possano liberare. Una volta liberate sarà compito della linfa rimuoverle e permettere al corpo di liberarsene definitivamente.
Va precisato che l'azione delle pomate diventa certamente più efficace se utilizzata in combinazione con mezzi meccanici di cui il massaggio resta sempre il più naturale. Risulta però evidente che anche la cura migliore non potrà avere un esito durevole nel tempo qualora non si prenda in considerazione la rimozione delle tossine che sta alla base del problema stesso.
Per eliminare l'intossicazione organica è necessario rivedere la dieta, evitare gli stress prolungati ed eliminare le emozioni negative (tensioni, paure, angosce, rancori, ecc.). Per ciò che riguarda la dieta vi sono alcuni alimenti che andrebbero completamente eliminati, quelli che contengono sale e grassi in abbondanza sono certamente da considerarsi assai nocivi. Tra essi citiamo i salumi in genere (affettati compresi), la panna, i formaggi grassi (gorgonzola, provola, ecc.), la cioccolata, i fritti (patatine incluse), e gli intingoli.
Fondamentalmente si tratta di ridurre il lavoro che il fegato deve fare durante la digestione (meno tossine prodotte) e migliorare la qualità dei cibi ingeriti (minor deposito di scorie nocive). Anche l'alcool risulta dannoso perchè, essendo un nemico del fegato, ne ostacola il funzionamento in generale. Non si dimentichi che al fegato competono pure degli importanti compiti di purificazione.
Vi sono comunque degli altri fattori che vanno tenuti in debita considerazione, tra essi i vestiti stretti ed i tacchi alti. I vestiti stretti sono nocivi perchè stringendo il corpo ostacolando le normale circolazione della linfa e del sangue. I tacchi alti sono invece controproducenti perchè il loro utilizzo non permette la giusta e naturale distribuzione del peso sui piedi. Questo ostacolo puramente meccanico si traduce in una difficoltà incontrata dal sangue nel risalire dal basso verso l'alto con un riscontro negativo nell'equilibrio idrico generale.
Per concludere è anche giusto considerare che il fumo, quando eccessivo, crea una serie di difficoltà organiche tra cui è possibile includere una minor efficienza dei processi di disintossicazione. È pertanto consigliabile ridurlo al minimo possibile o, meglio ancora, eliminarlo completamente.
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Antonio Bufalo
P.S.
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Dr. John H. Tilden, Tossiemia e disintossicazione - Edizioni Michele Manca
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