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Immagine del redattoreAntonio Bufalo

Il Significato Simbolico della PASQUA


Cos’è la Pasqua? Nel mondo cristiano si tratta di una festività che celebra la risurrezione di Gesù nel terzo giorno dalla sua morte in croce. La data cambia di anno in anno seguendo i cicli lunari: cade infatti la domenica successiva al primo plenilunio primaverile. La Pasqua cristiana differisce un po’ dalla Pasqua ebraica pur derivando da quest’ultima.

La Pasqua ebraica, detta Pesach che significa “passare oltre”, deriva dal racconto della decima piaga inflitta da Dio al popolo d’Egitto, con la quale provoca la morte dei primogeniti maschi egiziani. Dio ordinò al popolo di Israele di marcare le porte con del sangue di agnello, in modo da “passare oltre” (pesach), colpendo l’intero Egitto senza che a loro accadesse niente. La Pesach ebraica celebra quindi la liberazione di Israele dalla schiavitù egiziana e il suo esodo verso la Terra Promessa.

La Pasqua cristiana acquisisce un nuovo significato rispetto a quella ebraica, visto che ruota intorno alla morte/risurrezione di Gesù, che si riferisce simbolicamente al passaggio a vita nuova per i Cristiani, che vengono liberati dal peccato con il sacrificio sulla croce, chiamati a risorgere. Se la Pasqua cristiana è di risurrezione, quella ebraica è di liberazione dalla schiavitù e a quanto pare si ricollega alla purificazione dell’anima.


L’interpretazione esoterica ribadisce il medesimo significato, la Pasqua ebraica indica un passaggio ad altro stato di esistenza. Nella Pasqua cristiana la morte e risurrezione indicherebbe il riscatto dell’Uomo e il suo risveglio alla vita “vera”.

A livello esoterico la Pasqua simboleggerebbe il superamento della materia, lo Spirito che si evolve accedendo alla più Alta Conoscenza. Come a dire che è il momento propizio per lasciarsi alle spalle la parte “finta” di se stessi, che non ha più senso di esistere, e lasciar vivere solo la parte autentica.

Nella chiesa cattolica si inizia la quaresima con il mercoledì delle ceneri, è il momento del pentimento e dell’introspezione, accompagnato dalla formula cristiana, “ricorda che sei polvere e polvere ritornerai”, pronunciata mentre il celebrante sparge cenere sul capo dei fedeli, ricavata dai rami d’ulivo benedetti la Domenica delle Palme dell’anno precedente.


Alcuni Simboli della Pasqua

La palma: è associata ad Apollo, dio solare; non a caso è dotata di pennacchi di foglie disposti a raggio come quelli del Sole. Il collegamento con il martirio e l’idea di sacrificio nasce, probabilmente, perché si riteneva che la pianta producesse un’infiorescenza proprio quando sembrava ormai morta. Il suo significato è di rinascita, immortalità, per non parlare del legame con la fenice, l’animale che risorge dalle proprie ceneri. Inoltre ha funzione di albero della vita. Nella tradizione cristiana, in un passo del Salmi, si dice “come fiorirà la palma così farà il giusto”.

L'ulivo non solo è un simbolo di pace, ma durante il periodo pasquale ricorda la Domenica delle Palme, ossia la domenica prima di Pasqua in cui Gesù, entrando a Gerusalemme, venne accolto da una folla festante che lo salutava con rami di palma (e ulivo).

Uovo di cioccolato: l’uovo in generale simboleggia la vita e il creato, la fornace in cui i vari elementi, terra rappresentata dal guscio, fuoco rappresentato dal tuorlo, e acqua rappresentata dall’albume, si fondono per dare vita alla “pietra filosofale”.

In molte culture l'uovo è il simbolo universale della vita e della nascita. Non può dunque sorprendere il fatto che la tradizione cristiana abbia scelto questo elemento per rimandare alla resurrezione di Cristo, il quale torna dalla morte e riporta alla vita non solo il suo corpo, ma soprattutto l'anima dei credenti, la quale viene liberata dal peccato commesso all'alba dei tempi, quando Adamo ed Eva colsero il frutto proibito.

La colomba: simbolo di purezza, innocenza, dolcezza, amore, rappresenta nell’ambito delle Sacre Scritture lo Spirito Santo.

La campana rappresenta la festa, la gioia con cui i fedeli celebrano la Pasqua e la resurrezione di Gesù. Infatti durante il Venerdì Santo - il venerdì immediatamente precedente alla Pasqua, dove si ricorda la morte del Cristo - le campane di tutte le chiese rintoccano a lutto, mentre la domenica successiva suonano motivi allegri e festanti.

(Fonte: articolo di Laura De Rosa pubblicato su yinyangtherapy.it)


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