Il nostro vero PROBLEMA è che vorremmo evitare ogni sofferenza, fisica o psichica che sia! Temiamo il dolore, comunque si manifesti, e faremmo di tutto per non sperimentarlo in prima persona e non farlo vivere ai nostri cari. Allora, cerchiamo di dar vita a delle strategie mentali ed emozionali di cui velocemente perdiamo il controllo, divenendone vittime: attiviamo tutta una serie di meccanismi di compensazione e protezione, voluti o inconsci, impegnando a tal fine la maggior parte delle nostre risorse energetiche.
Ci stressiamo in emozioni inutili e sgradevoli, nell’ansiosa attesa di cose spiacevoli possibili o impossibili, che cerchiamo spasmodicamente in tutti i modi di fuggire; ci lasciamo consumare dai cattivi umori, dalla fretta inutile, dal nervosismo, dall’irritabilità, dal perdersi a sognare ad occhi aperti invece di essere ben svegli, nel qui ed ora, per coglierne tutti gli input.
Tentiamo di difenderci da un mondo che crediamo ostile, che non ci soddisfa e rivolgiamo contro gli altri la nostra ira, il nostro rancore e la nostra aggressività; oppure cerchiamo il plauso, l’approvazione, la condiscendenza altrui alle proprie azioni, con il desiderio di ingraziarsene la stima e, così, sentirsi meglio.
Diventiamo dipendenti dagli altri, nutrendo aspettative dal comportamento altrui. Quando però tali emozioni hanno il sopravvento su di noi, diveniamo preda delle emozioni depressive, che generano insicurezza, timore e sfiducia e ci fanno chiudere in un mondo buio e senza apparente speranza.
Le emozioni negative, diminuendo la nostra energia, indeboliscono e stressano anche il fisico che diventa, perciò, più soggetto ad ammalarsi, cadendo in un vortice autoalimentato da cui non vediamo via d’uscita, e di cui continuiamo a lamentarci ad ogni occasione: critichiamo il partner, il datore di lavoro, il governo, la vicina di casa e così via.
Tutto questo proseguirà fino a che ci renderemo conto che queste ipotetiche soluzioni, adottate dalla maggior parte della gente, non ci condurranno mai da sole ad alcun vero miglioramento e allora ci accorgeremo di aver bisogno di un aiuto.
Per questo, anni fà misi a punto un sistema di auto-aiuto che ci aiutasse a condurci verso una più approfondita conoscenza della nostra identità personale, che non significa dover cambiare qualcosa, rinnegando una parte di sé, ma avvicinarci sempre più a ciò che in definitiva rappresenta l’individuo che ognuno di noi è in profondità, decifrando l’essenza del nostro Progetto di Vita dell’Anima.
Consentendoci di ottimizzare capacità e potenzialità, ci da l’opportunità di riconoscere ed attenuare i nostri limiti svincolandoci da inutili dipendenze comportamentali ed acquistare autonomia.
Ciò porta, inevitabilmente, ad una crescita personale che avanza dalla situazione attuale, qualunque essa sia, fino al livello che vogliamo raggiungere, per condurre una vita quotidiana in cui le nostre scelte comportamentali siano consapevoli e non derivanti da automatismi inconsci, che ripropongono, per ogni situazione, la stessa soluzione, solo perché magari una volta si è rivelata efficace, o la stessa reazione emotiva davanti ad uno stesso evento. Il primo passo da fare è riconoscere il proprio schema bio-psichico, mettendo a confronto le descrizioni caratteriali con l’osservazione di se stessi.
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Buona vita!
Antonio Bufalo
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