“Quando odiamo qualcuno, odiamo nella sua immagine qualcosa che è dentro di noi” (Hermann Hesse).
Tutto ciò che nel mondo ci piace, tutto ciò che ammiriamo e che ci procura delle belle sensazioni, in realtà sta rispecchiando aspetti di noi che abbiamo già integrato, che si trovano al nostro interno. Allo stesso modo, tutto ciò che nel mondo ci procura fastidio e che non sopportiamo, non è altro che il riflesso di quei lati della nostra personalità che ancora non accettiamo e rifiutiamo.
La realtà, in quest'ottica, è come uno specchio ci permette di vedere all’esterno l’ingrandimento di quelle “zone buie” di noi stessi che preferiamo non vedere e cerchiamo di nascondere nel nostro subconscio.
Quindi se pensiamo di vedere qualcosa di sbagliato al nostro esterno, nelle persone o nelle situazioni, in realtà stiamo semplicemente osservando qualcosa che si trova al nostro interno. Ecco che nasce così una delle emozioni inferiori (negativa) maggiormente diffusa negli esseri umani: il fastidio.
Se ci dà fastidio la gelosia del nostro partner è perché noi abbiamo gelosia al nostro interno, se ci dà fastidio l’aggressività del nostro collega è perché evidentemente anche l’aggressività fa parte di noi, però magari la reprimiamo, ma essa si specchia comunque all’esterno. l fastidio di per sé, non è mai oggettivo, bensì soggettivo.
Una determinata situazione o persona, può essere fastidiosa per me, ma non per qualcun altro ad esempio. Questo ci fa capire come in realtà non è la situazione o la persona ad essere sbagliata, ma siamo noi che ci auto-conferiamo la facoltà di giudizio, convinti che abbiamo a che fare con qualcosa che sta all’esterno di noi.. ma in realtà stiamo solo giudicando noi stessi.
Il buon Gesù, in proposito, disse chiaramente in un passaggio del vangelo di Matteo: “Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati”.
Il giudizio rivolto verso gli altri e quello rivolto a noi stessi, sono semplicemente due facce della stessa medaglia.
Non lasciate che il mondo esterno prenda il sopravvento sul vostro mondo interno, perché voi siete gli artefici del mondo, non un semplice prodotto.
Quando realizzerete che il mondo è solo una vostra proiezione, allora e solo allora sarete liberi da esso e ritrovare la pace che meritate!
Buona giornata, amici miei!
Antonio Bufalo
P.S.
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