Si parla spesso di stimolare, migliorare e rinforzare il sistema immunitario, come se si trattasse di una vera e propria barriera che difende il nostro corpo dalle minacce esterne.
Senza inerpicarsi nei dettagli scientifici e senza prendere in considerazione i tanti possibili fattori causali di origine psicosomatica, volendo semplificare possiamo dire sia proprio così. In effetti è facile rendersi conto di avere le "difese immunitarie basse" (anche se ovviamente per determinarlo davvero ci vuole la diagnosi di un medico). Tutta una serie di sintomi ci indicano che è ora di fare qualcosa per alzare le difese immunitarie.
Herpes labiale, afte, capelli fragili, stanchezza, lingua bianca, infezioni frequenti e sintomi influenzali, sono tutti sintomi che possono indicare come il nostro sistema immunitario non sia nel suo pieno funzionamento. Per dirla al modo delle nonne: dobbiamo trovare un modo per "aumentare gli anticorpi".
Perché le difese immunitarie si abbassano?
Sono diversi i motivi che possono portare ad un abbassamento delle difese immunitarie: ad esempio i cambiamenti di temperatura, lo stress, le cattive abitudini alimentari e anche l’uso eccessivo o scorretto dei farmaci quali ad esempio gli antibiotici.
L'efficienza delle difese immunitarie non è costante nel corso della vita, ma può andare incontro ad alti e bassi in relazione all'età, alle condizioni fisiche complessive (gravidanza, debilitazione, peso corporeo, ecc.), allo stato nutrizionale, allo stile di vita e al livello di stress psicofisico cui si è esposti.
Rispetto all'età, si può dire che il sistema immunitario, che nell'infanzia è ancora parzialmente inefficiente (per immaturità) e in via di costruzione, arriva a esprimere le sue massime potenzialità protettive dopo la pubertà, mantenendole poi per tutta l'età adulta. A partire dai 50-60 anni, tuttavia, la sua capacità difensiva inizia progressivamente a declinare (deficit immunitario fisiologico dovuto alla senescenza delle cellule immunocompetenti), lasciando gli anziani mediamente più esposti alle malattie e meno in grado di reagire all'attacco di microrganismi patogeni.
Anche nel giovane sano, però, l'immunità può occasionalmente "non funzionare" se non si segue una dieta sana e varia, in grado di assicurare un apporto energetico sufficiente e tutti i micronutrienti essenziali per il buon funzionamento dell'organismo, come vitamine (in particolare quelle antiossidanti come la A, la C e la E e quelle del gruppo B) e sali minerali (soprattutto, lo zinco, caratterizzato da un'azione di potenziamento delle difese immunitarie).
Altrettanto importante è poi garantire all'organismo un riposo adeguato, dormendo regolarmente almeno 7-8 ore per notte, ed evitare stress eccessivi di qualunque tipo (professionale, familiare, sociale, psicologico) notoriamente in grado di interferire con l'efficienza della risposta immune.
Altri elementi che espongono a un maggior rischio di malattie sono il fumo (che riduce soprattutto le difese immunitarie locali di gola e bronchi, facilitando infezioni respiratorie da parte di virus e batteri), il consumo eccessivo di alcolici (che debilita l'organismo in generale) e uno stile di vita complessivamente "disordinato".
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