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I Segreti delle Intolleranze Alimentari!

BIO INCOMPATIBILITA’ e INTOLLERANZE ALIMENTARI BIOENERGETICHE © - B.I.A.B.

Allergia alimentare

L’Allergia alimentare è una forma specifica di intolleranza ad alimenti o a componenti alimentari che attiva il sistema immunitario. Un allergene (proteina presente nell’alimento a rischio che nella maggioranza delle persone è del tutto innocua) innesca una catena di reazioni del sistema immunitario tra cui la produzione di anticorpi. Gli anticorpi determinano il rilascio di sostanze chimiche organiche, come l’istamina, che provocano vari sintomi: prurito, naso che cola, tosse o affanno. Le allergie agli alimenti o ai componenti alimentari sono spesso ereditarie e vengono in genere diagnosticate nei primi anni di vita. L'allergia alimentare rappresenta l'effetto che hanno sul nostro organismo le sostanze contenute nei cibi che fanno parte della nostra dieta abituale, compresi quegli alimenti che assumiamo occasionalmente. Parlare di allergia significa parlare di una sintomatologia scatenata entro pochi minuti dall'assunzione di un determinato alimento o gruppo di alimenti (da 2-3 minuti a 30-120 minuti), senza essere dose dipendente: può scatenarsi anche con la sporadica e limitata assunzione di un cibo.

Intolleranza alimentare

L'Intolleranza alimentare invece agisce in relazione alla quantità di alimenti non tollerati ingeriti e con un fenomeno di accumulo di cosiddette "tossine" nell'organismo, tale fenomeno determina l'insorgere di sintomi spesso sovrapponibili a quelli delle allergie, ma che se ne differenziano in quanto non interessano il sistema immunitario. L’intolleranza alimentare, infatti, coinvolge il metabolismo ma non il sistema immunitario. Un tipico esempio è l’intolleranza al lattosio: le persone che ne sono affette hanno una carenza di lattasi, l’enzima digestivo che scompone lo zucchero del latte. In molti casi è provocata da altre cause come un’intossicazione alimentare di tipo microbico, un’avversione psicologica al cibo o un’intolleranza ad un determinato ingrediente di un alimento. Pertanto, l'intolleranza alimentare è sempre dose-dipendente ed è determinata da molecole particolari farmacologicamente attive presenti negli alimenti, oppure conseguente ad un disturbo della digestione o dell'assorbimento dei principali costituenti alimentari.

Bio-Incompatibilità Alimentari Bioenergetiche (BIAB)

Le Bio-Incompatibilità Alimentari Bioenergetiche (BIAB) sono tutte quelle ipersensibilità individuali alle biofrequenze di alcuni cibi, che causano un campo di disturbo in grado di interagire con il normale flusso bioenergetico dell’organismo umano. Le BIAB includono non solo tutte quelle intolleranze che coinvolgono il sistema immunitario e/o quello gastro-intestinale, già codificate dalla medicina ufficiale ed appannaggio esclusivo dell’approccio medico-specialistico, ma anche tutte le sottili incompatibilità, oggetto delle nostre ricerche, capaci tuttavia di influenzare direttamente o, molto più spesso, indirettamente, il sistema metabolico generale. Il meccanismo coinvolto è di carattere energetico: in caso di biorisonanza fra il segnale vibrazionale di un alimento e quello di un individuo, si produce un “disorder control”, una sorta di sollecitazione energetica anomala del nostro organismo, particolarmente evidente nel sistema nervoso autonomo neurovegetativo, che si manifesta con una repentina e istantanea variazione, in eccesso o in difetto, della conducibilità elettrica e bioenergetica di alcuni meridiani specifici, e rappresenta la risposta dell'organismo a determinati stimoli esterni percepiti soggettivamente come potenzialmente dannosi. Quando tale sollecitazione è sporadica o di intensità limitata (ad es. una assunzione saltuaria di modiche quantità di un alimento non tollerato) il nostro sistema di flusso è capace di compensarla e di riequilibrarsi autonomamente. Nel caso, invece, di un continuo stimolo destabilizzante (ad es. con la reiterata assunzione di grosse quantità di più cibi incompatibili), il nostro organismo, sottoposto a stress, cerca di difendersi mettendo in atto dei sistemi di compensazione, per attivare i quali è costretto a indirizzare ed impiegare significative riserve di energia, a detrimento del corretto funzionamento metabolico di altri importanti sistemi corporei. Il risultato sarà un inevitabile calo della vitalità che, il più delle volte, stimola tutta una serie di disturbi funzionali, la cui cronicizzazione si trasforma il più delle volte in patologie conclamate. Infatti, siccome ognuno di noi ha un sistema energetico unico, così come possiede delle uniche impronte digitali, ciò che assume ha un effetto particolare, rendendo perciò la nutrizione un aspetto specifico ed individuale. Il nostro corpo risuona in accordo con determinate vibrazioni e si trova in disaccordo con altre, rilassandosi con le prime e stressandosi con le seconde. Tutto questo è possibile perché l'organismo umano è un sistema cosiddetto aperto e ciberneticamente organizzato, capace di ricevere e trasmettere sottili informazioni frequenziali elettromagnetiche.

Le BIAB possono avere due principali tipi di origine: acquisita nel corso della propria vita o ereditaria (predisposizione genetico-costituzionale). Mentre con queste ultime possiamo solo imparare a convivere pacificamente, gestendole al meglio mediante una corretta e varia alimentazione naturale che ne permetta una parziale desensibilizzazione, per le prime, invece, è possibile un intervento più efficace in grado in buona misura di ridurne l’impatto biologico.

In base alla loro causa, riscontrabile mediante il nostro Test – sovraccarico alimentare, stile di vita, inquinamento ambientale, smog elettromagnetico o geobiologico, tossiemia indotta da metalli pesanti o da farmaci, componente psicogena, ecc. - sarà infatti possibile stabilire una strategia vincente capace di farci ottenere dei risultati veramente insperati!

Molte bio-incompatibilità hanno una causa psico-emozionale nascosta che, se ben individuata, elaborata e consapevolizzata, permetterà un rapido e significativo miglioramento. Citiamo l’esempio di una signora apparentemente intollerante ai pomodori, che al Test risultò essere ipersensibile alla frequenza del colore rosso vivo, espressione simbolica di un evento emozionalmente molto forte che aveva vissuto nell’infanzia, e di cui aveva completamente rimosso il ricordo. In alcuni casi si può anche verificare una iper-reattività dovuta ad una questione di sinergia di più bio-frequenze nello stesso cibo o, al contrario, alla sensibilità selettiva ad un particolare segnale. Nel primo caso possiamo annoverare ad esempio l’incompatibilità ai biscotti, contemporaneamente dovuta ad una ipersensibilità alla zucchero bianco ed alle uova; nel secondo caso, invece, citiamo l’episodio in cui l’intolleranza apparente al pane era dovuta al lievito di birra in esso contenuto e non alla farina di frumento.

Altre volte, invece, si può essere intolleranti ad un elemento, ad esempio alla nocciola, e non alla nutella che la contiene: una biofrequenza può attenuarsi se in sinergia con altri elementi compatibili. In alcuni casi una reazione specifica è provocata da una combinazione di diversi cibi piuttosto che da un singolo cibo. Prima di produrre sintomi, la concentrazionedi fattori cui si è sensibili deve raggiungere una determinata soglia (un certo accumulo). Se il test mostra ad es. la sensibilità al latte, ma quando è assunto sembra non produrre sintomi, non vuol dire che il test non è attendibile, ma probabilmente che i disturbi compaiono solo quando vi è la combinazione del latte con altre sostanze ugualmente sensibili (sensibilità combinate bioenergetiche).

Tale soglia in uno stesso organismo non è sempre stabile: può alzarsi o abbassarsi in relazione a fattori interni ed esterni (stressori), in base alla capacità di adattamento e superamento dello stress.

La relazione sensibilità/stress può diventare un circolo vizioso: qualcosa abbassa la nostra resistenza, stress combinati inibiscono la nostra capacità di adattamento, diventiamo sensibili a nuovi stress, quali le sensibilità alimentari, che in altre situazioni saremmo in grado di affrontare, ed i nuovi stress diminuiscono ancora più le nostre difese!

Reazioni di sensibilità possono essere provocate da additivi chimici (coloranti, conservanti, ecc.) o dalle loro emissioni frequenziali piuttosto che dall’alimento che li contiene. Possiamo essere sensibili agli ormoni ed alle sotanze aggiunte ai mangimi somministrati al bestiame piuttosto che alla stessa carne!

Alcune BIAB latenti non producono sintomi se i cibi non vengono ingeriti per un certo periodo di tempo, che varia da persona a persona e da cibo a cibo. In questi casi i test possono dare falsi risultati negativi, perciò bisogna tenere presente che la mancanza di reazioni a cibi non mangiati da alcune settimane non significa necessariamente mancanza di sensibilità.

A volte i cibi diventano dannosi solo ad una certa “concentrazione” di impulsi nell’organismo, così se si reintroduce nella dieta un determinato cibo dopo un prolungato periodo di astinenza, la concentrazione di bio-informazioni nocive può non essere abbastanza alta da provocare reazioni, che intervengono solo dopo un certo periodo di tempo.

Alcune sensibilità maggiori possono essere talmente forti da mascherare completamente risposte relativamente lievi non evidenziate dal test. Le sensibilità minori possono dapprima passare inosservate e comparire solamente quando gli agenti lesivi maggiori sono stati eliminati per un certo periodo.

Infine, un cibo può essere fonte di allergia o intolleranza alimentare evidente (anche rilevabile dal punto di vista biochimico) ma, in qualche caso, risultare stranamente compatibile a livello energetico!

Questo fenomeno (bio-compatibilità energetica di una intolleranza conclamata), purtroppo non eccessivamente raro, si verifica poiché quell’alimento risulta utile, funzionale, a manifestare una profonda insofferenza di carattere psico-emozionale nei confronti di un ambiente o una situazione, una persona, un atteggiamento mentale, un comportamento o una emozione. In pratica, accade che, avendo l’assoluta necessità di acquisire la consapevolezza del blocco psicogeno in essere, propedeutica alla propria evoluzione personale e, probabilmente, ad un più ampio processo di guarigione, il proprio Sé profondo utilizza questo escamotage per comunicare, avvisare la mente dello squilibrio in atto.

In altre parole, lo scoprire la simbologia nascosta dell’allergia risulta talmente importante per il raggiungimento del benessere psico-fisico di una persona, da costituire un “beneficio secondario” fondamentale, una sorta di effetto collaterale voluto, i cui vantaggi risultano, alla lunga, molto più importanti dei fastidi arrecati!

Ecco perché, a volte, un presunto allergene alimentare può avere una compatibilità vibrazionale altrimenti assolutamente inspiegabile!

Sensibilità cerebrali

Una persona con orticaria da allergia alle fragole non sviluppa un bisogno fisico per il frutto. Invece, in alcune BIAB le persone che ne sono colpite sviluppano un’irrefrenabile desiderio per il cibo cui sono sensibili. Possono anche arrivare ad avere una crisi d’astinenza quando non lo ingeriscono. E la crisi di astinenza può essere peggiore dei disturbi causati dalla sostanza cui sono sensibili. Per fare un esempio, coloro che sono in grado di bere una bevanda alcolica una volta ogni tanto senza risentirne, non sono assuefatti e probabilmente non sono sensibili all’alcool. Invece, negli alcolisti, il bere cronico può portare a una grande varietà di sintomi. Un motivo per cui gli alcolisti continuano a bere è di allontanare quei terribili tremori, sudori, incubi, allucinazioni che sono provocati dalla crisi di astinenza.

Le BIAB definite sensibilità cerebrale sono un incrocio tra una ipersensibilità e un’assuefazione. I suoi disturbi possono aggravarsi mangiando un determinato alimento (componente pseudo-allergica), ma possono apparire sintomi anche peggiori quando quel cibo non viene ingerito (componente da crisi d’astinenza) e, come succede con l’alcool, la crisi di astinenza può essere alleviata da una nuova ingestione del cibo (componente assuefativa).

Molte persone si sorprendono di essere sensibili a sostanze quali caffè, zucchero, latte, pane e pasta perché esse sono le uniche cose che generalmente usano per dare sollievo proprio ai peggiori disturbi. Se si diventa sensibili a determinati cibi, periodi di astinenza mettono in evidenza che quei cibi possono diminuire i disturbi dando una momentanea ed illusoria sensazione di benessere. Così essi divengono gli alimenti favoriti e sono inseriti regolarmente nella dieta e, dopo un po’, i pasti sembrano incompleti senza di essi ! E mentre si mangiano cibi ai quali si è sensibili senza saperlo (sensibilità mascherata o nascosta), il corpo sta subendo un insidioso danno, che si va intensificando proprio quando i cibi danno momentaneamente sollievo, alleviando i disturbi della crisi di astinenza.

In un quadro così complesso in cui i fattori che influenzano la soglia di sensibilità sono tanto vari e interagenti fra di loro, risulta estremamente difficile risolvere definitivamente il problema, ma con una ampia ed esaustiva “mappatura” delle BIAB si potrà comprenderle meglio e ridurne considerevolmente l’impatto sulla salute!


Come rilevare le Intolleranze e le Bio-Incompatibilità Alimentari Bioenergetiche?

Con il Test di Biorisonanza Vibrazionale © - B.I.A.B.

Il Test di Biorisonanza Vibrazionale © non è un test biochimico di laboratorio eseguito sul sangue o sulle urine, né si basa sul dosaggio delle IgE e IgG specifiche (gli anticorpi per i comuni allergeni alimentari), infatti, non necessita di alcun prelievo ematico. In un certo senso, può essere definito come la sintesi di più metodiche non convenzionali assieme, quali la bioelettronica integrata da un approccio innovativo ed esclusivo allo studio ed all’applicazione delle energie vibrazionali e della biorisonanza (nostro know how). Gli strumenti e le metodologie che lavorano sintonizzandosi sulle energie del corpo si chiamano, infatti, di biorisonanza, perché sfruttano un principio simile a quello dei diapason, o se vogliamo come quello del sintonizzatore della radio, che tramite la risonanza discrimina un determinato segnale tra quelli presenti. Questi sistemi permettono di interagire con le energie dell’organismo a livello atomico, molecolare, cellulare, di organi e di sistemi, quindi hanno un campo di applicazione vastissimo. Le variazioni d’energia, in un determinato momento sono veramente innumerevoli, e solo un operatore capace e preparato può essere in grado di ottenere risultati validi ed affidabili. Questo presupposto è anzi un importante punto di forza della nostra metodica:ogni nostro test è inevitabilmente unico, personale ed esclusivo! Il nostro test prevede una intelligente interazione della componente umana e di quella strumentale! Infatti, al campione di capelli vengono inviati una serie di segnali di onde piane (registrazioni in digitale di impulsi elettromagnetici emessi da sostanze in diluizione omeopatica, mediante un sofisticato software tedesco che contiene oltre 70.000 frequenze corrispondenti ad altrettante fiale test) che possono rappresentare alimenti, sostanze, organoterapici di organi ed apparati, nosodi di malattie, di virus e batteri, allergeni, tossici o rimedi omeopatici da testare. Il "testimone" entrerà o meno in risonanza con tali impulsi, producendo, in caso di responso positivo al test, un “deficit bioenergetico”. Questo fenomeno è la chiave di lettura di tutto il test. Esso è dovuto ad una repentina e istantanea variazione, in eccesso o in difetto, di alcuni valori bioenergetici, e rappresenta la risposta dell'organismo (in chiave si/no) a stimoli adeguati. Ad ogni frequenza o fiala test usata (equivalente fisico dell’impulso digitale) corrisponde, in caso di "risonanza" (deficit b.), una specifica indicazione fisiologica fornita dall'organismo stesso del soggetto testato. La valutazione del rimedio "risonante" con l'organismo, fornisce non solo indicazioni di ordine terapeutico (quale rimedio è particolarmente indicato), ma anche di ordine “diagnostico” consentendo all’operatore di orientarsi sulle cause del disturbo. In questo modo, il test consente all’operatore di effettuare uno screening bio-energetico preliminare sullo stato di benessere generale del soggetto. In altre parole, quindi, il test analizza il campo di disturbo generato da un cibo o da un qualsiasi elemento: diventa una sorta di “analizzatore di distonia di campo”! Integrato dalle altre informazioni raccolte mediante il questionario da compilare, diventa una forma di ricerca olistica e dinamica dello stato bioenergetico di un soggetto a vari livelli. L’indagine consente di ottenere delle precise indicazioni circa le bio-incompatibilità alimentari bioenergetiche ed è uno dei pochi test in Italia capace di indicare i propri cibi “bioattivi” (ben 220 cibi e sostanze testate!). Il test non pretende tuttavia di ottenere da solo una diagnosi definitiva, ma vuole integrarsi nel contesto di una indagine valutativa più specifica (colloquio, anamnesi, esame obiettivo, diagnostica di laboratorio e per immagini ecc) appannaggio esclusivo della classe medica. Esso offre importanti informazioni supplementari su diversi livelli funzionali dell'organismo umano, ancora non rilevabili attraverso i sistemi diagnostici tradizionali o raggiungibili solo attraverso metodiche al momento molto complesse. Informazioni complementari che non si sostituiscono ad eventuali protocolli diagnostico-terapeutici della medicina ufficiale, riconosciuta tale dallo stato italiano, semmai possono integrarsi ai trattamenti in corso sempre dietro prescrizione del proprio medico di fiducia o altro operatore sanitario riconosciuto dalla legge italiana. Il Test è quindi capace di far comprendere e superare molti errori (comportamentali, energetici, emozionali, psicologici) che ci portano a star male e ad ingrassare!

Infatti, il Test aiuta a visualizzare gli alimenti meno adatti al nostro metabolismo e, soprattutto, ad evidenziare quelli „bioattivi“ che lo favoriscono, lo riattivano, permettendo un veloce recupero della sensazione di benessere generale attraverso un’efficace depurazione e desensibilizzazione dai cibi incompatibili. In questo modo, permette anche uno straordinario e rapido DIMAGRIMENTO NATURALE.


E' disponibile il nuovo Test di Biorisonanza Vibrazionale delle Bio-Incompatibilità e Intolleranze Alimentari © nella versione più completa realizzata sin'ora e con una nuova veste grafica (usufruibile a distanza)!

Include:

- Valutazione della compatibilità bioenergetica di ben 220 cibi e sostanze +

- Ricerca degli “Alimenti Bio-attivi” che migliorano il metabolismo e facilitano ilDimagrimento +

- Individuazione degli Alimenti Acidificanti e Alcalinizzanti +

- Individuazione degli Alimenti Yin e Yang +

- Individuazione dell’Indice Glicemico e delle Kilocalorie per la maggior parte dei cibi +

- Valutazione Bioenergetica dei Minerali, delle Vitamine e degli Enzimi Digestiviprincipali (con tabelle per reperire Minerali e Vitamine nei cibi) +

- Programma Biologico di Integrazione Alimentare +

- Linee Guida personalizzate di Alimentazione Naturale Eubiotica con schemi di associazione e distribuzione settimanale del cibo (con variante “Peso Forma”)

L’analisi vibrazionale del Test sintetizza in un unico valore il monitoraggio comparato di due parametri bioenergetici complementari di riferimento:

1. “vibrazionale” (Dott. B. Massa): sintonia e asintonia bioenergetica;

2. “biotipologico” (Dr. P. Mozzi, Dott. A. Panfili): presenza nell’alimento di lectine incompatibili con il proprio patrimonio genetico/costituzionale.

Il Test, unico nel suo genere, evidenzia anche gli alimenti “bio-attivi” che migliorano il metabolismo glucidico e lipidico, facilitando il dimagrimento in modo completamente naturale.

Inoltre, le esclusive tabelle contenute nel Test offrono le indicazioni per una scelta oculata dei cibi alcalinizzanti e/o acidificanti e per la corretta associazione di alimenti yin e yang nello stesso pasto, sulla base dei canoni suggeriti dalla medicina tradizionale cinese.



Antonio BUFALO - Consulente per il Benessere - Self-Healing Coach - Doctor of Naturopathy h.c. - Pres. A.P.S. Armonya

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